LIVIO FELLUGA – ABBAZIA DI ROSAZZO 2017

Friulano, Sauvignon, Pinot Bianco, Malvasia Istriana e Ribolla Gialla, non c’è che dire le premesse ci sono tutte. Nel calice toni paglierini di trasparente intensità, sprigionano il rincorrersi di complessi sentori: acacia, melone e frutti tropicali poi cappero, crema di pistacchio e ancora ecco comparire focaia e noce moscata. Beva piena, intensa. Si percepisce il legno seppur mai invasivo, chiude speziatamente sapido.

Non delude le aspettative, bella bevuta. Grazie

R.R.

Ritorna in Versilia il Festival del Franciacorta a Marina di Pietrasanta il 19 Giugno 2023


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Da Forte dei Marmi a Viareggio, passando per Pietrasanta e Camaiore, oltre quaranta locali ospiteranno degustazioni e cene tematiche che godranno della versatilità del Franciacorta. Il momento culminante della manifestazione sarà lunedì 19 giugno con il Festival Franciacorta, e verrà ospitato da uno dei luoghi che ha contribuito a creare il mito della Versilia degli anni Sessanta, La Bussola, a Marina di Pietrasanta. 

I rossi della cantina Zatti

Una bella serata di degustazione di vini rossi, proposta dà Giovanni Zatti titolare della omonima Cantina Zatti . In abbinamento diverse portate consigliate dal cordiale e accogliente Franco della trattoria Naviglio in San Zeno una serata di pura convivialità, condita dalle storie legate alla famiglia Zatti e al territorio della Valtenesi di cui è membro produttore.
Grazie per l’invito e per aver condiviso con noi opinioni, apprezzamenti e curiosità sul lavoro in vigna e in cantina.

Monte Alto Extra Brut. Franciacorta

Che in Franciacorta si beva bene non sarà WTB a sancirlo, ma probabilmente è provato dalla qualità media diffusamente alta, anche in quelle cantine meno blasonate e conosciute. Io non avevo mai bevuto Monte Alto, ma l’Extra Brut incontrato non ha fatto per nulla brutta figura, anzi… Bel frutto giallo croccante al naso; struttura significativa in bocca, prova di mano sapiente, con inattesa lunghezza. Buono: promosso!

d.c.

Amadeus 2016. Castello di Spessa

Ero estremamente curioso: uve dal Collio, mano enologa trentina (cantina integrata in una location da sogno…). Chardonnay e Pinot Nero. Mmmmmmhmmm…. mi aspettavo qualcosa di più! O perlomeno mi attendevo una nota di distinzione dagli oceani “petillant” di metodi classici che hanno alluvionato l’Italica penisola. Vino corretto, persino un poco ambizioso, ma privo del carattere distintivo che attendevo. Da rivedere.

d.c.

La Berganzina 2019. Barattieri

L’intensità e la grassezza di questo Sauvignon comincia ad apparire già alla vista, con un giallo solare intenso e con una viscosità pastosa. Il naso è erbaceo, con un frutto a polpa gialla maturo che appare solo in coda. In bocca è caldissimo, avendo già ceduto sulle durezze. Molto morbido, rotondo. Arrivato a destinazione, ma non so se riesce oltre.

d.c.

Saten 2018. Cavalleri. Franciacorta

Vabbé… mi tocca ammettere che, nonostante sia un Satén, e che io … (per nulla i Satén…) questo Satén Biodinamico di Cavalleri è strepitoso, uno di quei vini per i quali potrei perdere la testa, e berne senza soluzione di continuità: è vino maturo, ma è un vino che racconta tante storie e la sapienza di una cantina che sa da sempre coltivare gioielli. E’ complesso, ma ammalia con storie di frutti maturi, di erbe aromatiche, di gesso e di freschezze rigeneranti. Un diamante brillantissimo.

d.c.