I vent’anni e più appaiono nel bicchiere vestiti di un bel granata, velato da cospicuo pulviscolo da feccia. I profumi, molto evoluti, hanno una matrice vegetale, un po’ macerata: si scorgono la foglia di té, il tabacco, la carruba e persino un’impressione di torbatura. In bocca l’acidità è ben presente, persino prevaricante in una struttura che ha perso l’appoggio dei tannini, ora molto blandi. Bello il ritorno retrolfattivo succoso e fruttato, su una sicura prugna sotto spirito.
d.c.