Gogliardica e divertita ispirazione alla “forza” del vino, peraltro accudito in una bottiglia dalle dimensioni allungate, o sincero richiamo ad una divinità agreste, rappresentante della fertilità maschile, invocato nei baccanali e nei riti misterici? Vita… vite… vita…. il confine è quasi impercettibile…
Croatina, proveniente dallo spettacolare anfiteatro naturale di Rovescala, che ha saputo ben invecchiare (nel suo astuccio penico?): dal colore rosso sanguigno; dagli intensi profumi di dolci frutti rossi, ma anche di nobile speziatura ed una piacevole peposità, che tanto mi ricorda uno zinfadel americano. In bocca tanta dolcezza di frutto ed uno squilibrio verso la morbidezza alcolica che induce ad una gioiosità misterica…
d.c.