Estate 2003, forse la più calda che io possa ricordare. E tutto il calore di quella rovente stagione è rintracciabile nelle espressioni di questo Nobile. Il vino, nonostante i 17 anni dalla vendemmia, è integro, perfetto. I profumi, intensi, sono però unicamente concentrati su note di frutta cotta, e solo dopo un’ampia “respirazione”, di qualche ora dalla stappatura, affiora un delicato poutpourri vegetale . In bocca è immediatamente percepibile la vivida freschezza degli acidi, ma è come se questa fosse slegata un po’ dalla succosità matura della prugna macerata , unico aroma coprente della fase gustativa. Il tannino setoso si lega in chiusura con la polverosità dei residui non filtrati, donando corpo tattile all’importante morbidezza alcolica.
d.c.