Credo sia stata la mia prima bollicina. Ancor prima di un Ferrari o del Berlucchi che, trent’anni or sono, dominavano il panorama del brut metodo classico. Il ricordo va a mio nonno che attraversando l’Italia in lungo e in largo tornava sempre con qualche tipicità dei luoghi che visitava, è così che conobbi lo spumante Garofoli. Oggi il panorama produttivo di bollicine marchigiane si è notevolmente ampliato. Oltre al verdicchio la spumantizzazione si è diffusa a pecorino e passerina. In ogni caso Garofoli, nella zona dei Castelli di Jesi, rimane indubbiamente un punto di riferimento quale storico produttore del metodo classico e non solo.
Di recente ho riassaggiato il Brut Riserva Millesimato annata 2012 che mi ha colpito, anche per il rapporto qualità prezzo. Già bella e invitante la bottiglia. Il verdicchio in purezza, sui lieviti per 48 mesi, si presenta con un elegante paglierino di cristallina e cremosa effervescenza. Croccante al naso, con sentori di frutta matura poi mandorla e pistacchio su sottofondo di pasticceria. Morbida mousse al palato, fresca e sapida come si addice a una bollicina di classe. Beva elegante. Promosso a pieno titolo. A mio avviso valida alternativa alle spumantizzazioni nordiche … solo come eccezione si intente!!