Le misteriose uve autoctone, componenti la cuvée, non sono altro che la Vernaccia di Oristano (questa volta vinificata in versione “liscia” ossia senza flor) ed il Vermentino.
È un monumento all’estate, dal colore che assomiglia ad un estratto del sole di mezzogiorno, ai profumi intensissimi di fiori gialli e di frutta gialla, al gusto caldo e ricco di dolcezza fruttata. Vino giocato interamente sull’intensità, portata a livelli difficilmente duplicabili. Si perde un po’ la matrice delle basi “originarie” (la Vernaccia solo raramente traspare al naso con qualche aroma candito), ma il vino indubbiamente stupisce. Abbinamento non immediato: avvicinato a diversi piatti di pesce, forse emerge prepotente come aperitivo accompagnato da qualche amuse bouche marino.
d.c.