Rosa di maggio 2017. I tramonti. Arrigoni. Cinqueterre doc

Un colore giallo carico inconsueto, assomigliante ad una produzione biodinamica. Profumi che lasciano l’impronta di un vino difficile, anche da comprendere: i profumi non sono usuali! Sicuramente corretti nella polpa gialla del frutto maturo e nei petali di fiori bianchi primaverili, in parte anche ammalianti (la nota di rosmarino appena accennata è un tocco sublime) per non dire affascinanti nella netta speziatura. Ma io profumi così, non li ho mai trovati! E come sempre la novità un po’ spiazza… ma l’impressione che ti coglie, in realtà, è che questi profumi siano antichi, dimenticati…In bocca poi prevale la sapidità alla freschezza (forse impressionati dall’immagine dei vigneti a picco sul mare…) ed una nota un po’ slegata di calore, che non concede senso armonico alla musica d’insieme. Torna una sensazione di frutta nella retrolfattazione, ma è amarognola, non graditissima, tanto da rappresentare forse questo l’elemento più penalizzante. Da consumare freddo, perché la temperatura un po’ elevata ne accentua le caratteristiche disattese (…).

d.c.

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