Forse è ancora molto presto (nel retro etichetta si invoca il plenilunio nel lustro…), ma il Lugana Riserva mi è apparso ancora un po’ immaturo nel gusto e nel “progetto”… Il frutto è fortemente tropicale (nel mitico Brolettino l’avevamo definito “avanguardista”), ma come correttamente rilevato da Tito (che mi ha aperto la bottiglia) è fin troppo dolce. Ma devo ammettere che la caratteristica che più ha frenato i miei entusiasmi è la quantità di legno nel bicchiere. La barrique è dichiarata come elemento di struttura, ma nel 2016 appare ancora troppo invasiva (o perlomeno ancora poco “digerita”…) e dal modello stilistico un po’ superato: sembra di ritornare al gusto anni ’90, poi disconosciuto un po’ da tutti.
Avanguardia e Modernariato sono forse oggi due stili ancora da conciliare…