Fonte del re 2004. Lacrima di Morro d’Alba doc. Umani Ronchi.

Farina di castagne, liquirizia ed una spolverata di noce moscata. Sorprendente la vitalità di un vino, forse nato per un consumo non dopo tre lustri. E continua così, con un vino inusuale, il mio viaggio studio (da casa…) marchigiano. I profumi sono intensi ed espressivi di evoluzioni terziarie. Il colore è ancora inchiostro per quanto solcato da pennellate granata-mattone. In bocca il vino è sottile, nobile; accarezza con un tannino setoso. I quindici anni però hanno lenito la carica di acidità, obbiettivamente blanda. Persistenza fungina.

d.c.

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