Chiaretto fuori paradigma inseguito dalle attuali produzioni. Tenue nel colore e silenziosamente suggerito, profuma di petali primaverili, ancora non fiduciosi che il freddo si sia definitivamente congedato: ancora freddo lascia percepire proprio una nota di acqua di rose, per poi prendere coraggio (e calore) e far affiorare piccole fragoline di bosco. Stupefacente equilibrio in bocca, tanto da far pensare non corretta l’entità del volume alcolico oppure la delicatezza che ti accarezza il palato. Gradevole l’amarognolo lasciato da una scia di nobile sapidità.
d.c.
“…Rosa come un romanzo di poca cosa
come la resa che affiora sopra al viso
come l’attesa che sulle labbra pesa
rosa non è la rosa che porto a te…
Vinicio Capossela