Ha l’incredibile intensità di colore di un tramonto d’agosto: gli occhi non riescono a staccarsi dal bicchiere brillante che irradia la tavola. E L”Oeil de perdrix” che ha riposato almeno due lustri nella mia cantina ha voglia di stupire ed urlare tutta la sua forza: l’intensità della luce è intensità dei profumi che nascono da una spremuta d’agrumi, ma che con stupefacente repentinità si complicano come in un mercato di spezie d’Oriente (suggestionandomi fino a percepire la curcuma…) per poi ritornare alle origini di un piccolo frutto rosso immaturo. Praticamente un percorso inverso. Sorprendentemente fresco al palato, non lascia mai trasparire la sua età e si lascia abbandonare con una lunga scia di intensa sapidità. Immenso e irripetibile.
Vincent Dauvergne Grand Cru di Bouzy.
d.c.
CCLXXVIII