Si racconta che l’Editore al ritorno dal matrimonio principesco inglese di Meghan ed Henry (non è dato a sapersi se ospite ufficiale o imbucato… ma ciò non rileva) si sia portato via qualche bottiglia del vino offerto al ricevimento e… noi quelle bottiglie ce le siamo bevute! Mi aspettavo che questi spilorci di Principi e Duchesse almeno al loro matrimonio imbastissero tavolate di Riserve e Cru, ed invece un umilissimo A.O.C. Bourgogne…Radin…
Il vino però che ho bevuto è un grandissimo vino, in perfetto stile borgognone. Forse servito all’inizio troppo freddo, si è poi scatenato scaldandosi. Nel bicchiere si mostra giallo, non troppo carico. I profumi, nel momento di acme sensoriale, sono una lunghissima sequela di percezioni: la frutta gialla è intrisa di spezie dolci d’oriente, anice stellato, radici e dragoncello. E per fotografarli bisogna appuntarseli perché loro continuano a cambiare con toni di rara raffinatezza. In bocca il succo è rotondo, dona una magica sensazione di oro.. ma l’oro non ha gusto! Sei accarezzato dalla morbidezza e la tua lingua “suda” per l’acidità, ed invoca un altro bicchiere… Ces sales Victoriens!
d.c.
CCLXXI