Che sia Turbiana in purezza non credo proprio che vi siano dubbi. Forse però è una Turbiana cresciuta su suoli diversi da quelli della zona “classica”: il mio dubbio nasce dal fatto che la Cantina è sita in Moniga del Garda (nel cuore della Valtenesi) dove i terreni sono sostanzialmente diversi da quelli della zona Sud Benaco (effettivamente limacciosi come indicato nella retroetichetta) ed io ribadisco che questo Lugana è un po’ diverso. Non dico non piacevole… solo diverso! O forse non ci capisco proprio niente e quella quota minoritaria di passaggio in legno piccolo nella fase di fermentazione mi confonde un po’ le idee. Il colore comincia a caricare verso l’oro (scarico). I profumi sono molto fruttati: sanno di mela Golden già in fase di maturazione avanzata e veramente di pera Williams, acidula e dolce. In bocca la struttura non impressiona, ma il vino appare piacevolmente leggero, forse un pochino cedente alle morbidezze di un volume alcolico piuttosto impegnativo. Per goderne l’intrinseca dolcezza degli aromi (non credo proprio degli zuccheri) appare necessario “forzare” un poco la temperatura di servizio, che deve guadagnare qualche grado in più rispetto all’uscita dal secchiello del ghiaccio. Però, vi assicuro, è diverso… leggermente diverso…
d.c.
CCLXVII