Passaggio a Nord Ovest

Non c’è dubbio! E’ sempre la nostra rotta! Sempre verso di là punta il nostro sguardo!

Ed il periodo appena trascorso è stato propizio di aperture e stappature in serie, come non succedeva almeno da un anno.

Doppio incontro con un Grand Cru di Avize: Frank Bonville.

Blanc des Blancs molto semplice, estremamente integro nonostante gli anni passati nella mia cantina ad affinare, contraddistinto dal solo (ed unico) sentore di nocciola tostata, un po’ troppo poco per le attese riposte.

Ancora più deludente le attese l’etichetta “Prestige”. Di identica impostazione: traspaiono solo note di frutta secca, in parte tostata. Impressionano però la bellezza del perlage e l’integrità assoluta di un vino che ha dimorato almeno una decina di anni nella mia cantina, ma che non ha lasciato spazio ad alcuna nota evolutiva e nessun accenno ossidativo. Però al di là della sua struttura “marmorea”, nessuna suadenza.

Di ben altra qualità, pur di fronte ad un prodotto da mercato, il Charles Heidsieck Brut Réserve. Qui la nota evolutiva è già più percettibile, ma è di grande piacevolezza per quella sua veste di cremosità già percettibile al naso, ed avvolgente in bocca. Lunghissimo con una uscita di agrume candito che non ti rende mai appagato.

Molto più sbarazzino e ruffiano il Premier Cru qui sotto ricordato: Duval Leroy (che mi dicono essere tra i preferiti dall’Editore…). Assemblaggio Classico di Chardonnay e Pinot Nero provenienti dai grandi santuari della Champagne. Rimane cremoso in bocca, pur appoggiandosi su una struttura di grande acidità ed acidulità da agrume. Il più facile, tra i precedenti, e per questo evaporato anche in tempi molto più ristretti…

d.c.

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