Guerra vinta o guerra persa? In termini di orgoglio nazionale senz’altro guerra persa, anche perchè dal punto di vista commerciale non credo ci sia mai stata una vera guerra, per l’impossibilità di confondere i due prodotti (il nostro Tocai ed il loro Tokaj). Dal punto di vista della caparbietà a mantenere alto l’onore e la qualità di un prodotto friulano di eccellenza, guerra assolutamente vinta! Anzi oso dire che siamo e saremo imbattibili.
Tipicamente inconfondibile perchè Tipicamente Friulano (utilizzando il motto lanciato qualche anno fa nella fase di difesa del vitigno): pugno di ferro nel guanto di velluto, il tocai (perchè io continuerò a chiamarlo così) rappresenta l’armonia degli eccessi. Combina un grado alcolico sempre generoso ad una acidità da corrosione; un’intensità di profumi da stordimento ad una complessità spesso inestricabile; una potenza e struttura da cazzotto nello stomaco, ad una finezza ammaliante che invoca ancora un bicchiere. Come possibile non amare un vino così, che come tutti gli amori difficili ti abbandona con un po’ di amaro(gnolo) in bocca.
Bevo Tocai da sempre. In alcune fasi storiche della mia vita ne ho bevuto con uso smodato, ma non conoscevo questo di Terre del Faet in Cormons, che non ha fatto altro che confermare le mie passioni.
d.c.
Oh Romeo Romeo perché sei tu Romeo!?
Rinnega tuo padre, rifiuta il tuo nome, o se non vuoi, giura che mi ami e non sarò più una Capuleti.
Solo il tuo nome è mio nemico: tu sei tu.
Che vuol dire “Montecchi”?
Non è una mano, né un piede, né un braccio, né un viso, nulla di ciò che forma un corpo. Prendi un altro nome.
Che cos’è un nome? Quella che chiamiamo “rosa” anche con un altro nome avrebbe il suo profumo.
Rinuncia al tuo nome, Romeo, e per quel nome che non è parte di te, prendi me stessa.
William Shakespeare