Nemmeno il nostro super esperto D.T., uno dei più grandi sapienti di vini oltrepadani che io conosca, ha mai bevuto questa Cuvée Bianca Agolo di Ca’ Tessitori in Montecalvo Versiggia! Eppur io e l’Editore l’abbiamo scoperto in un ristorantino di Lodi.
Del vino merita ricordare solo la scena che accompagnò il nostro ritrovamento: presentatoci come Pinot Nero vinificato in bianco (…così riportato sulla carta dei vini…) non poteva non attirare la nostra attenzione, già colma di perizia per pessime, precedenti, esperienze. Nel bicchiere decisamente verdognolo. Al naso chiare note erbacee e di frutta. E perchè poi Cuvée, se vinificato solo da uve di pinot? Acidulo (e questo poteva starci), verde, con ritorni di croccante frutta gialla immatura e…salvia?!
“Editore, controlla per favore…”.
80% di Sauvignon Blanc e 20% di Chardonnay!!! Dovreste immaginare gli occhi dell’ Editore, capace di commettere un delitto per molto meno.
d.c.
L’etichetta inganna perché sul sito internet si può scoprire che la cantina è associata ai Vignaioli Indipendenti (un punto in più!).