Convegno tenutosi il 12 Luglio 2017 presso la Rocca di Lonato per celebrare ufficialmente i primi 50 anni della DOC. Relatori della serata sono stati : il Presidente del Consorzio Luca Formentini, Carlo Veronese Direttore del Consorzio e Monika Kellerman giornalista e scrittrice. Sono poi intervenuti alcuni ex presidenti del Consorzio dal 1990 al 2013 e il “mitico” professor Michele Vescia.
IL LUGANA IERI
Non poteva mancare, per l’illustrazione di questo argomento, uno dei personaggi che ha marcato, con le sue iniziative, i primi passi nella costruzione qualitativa non solo del Lugana, ma dei vini bresciani: il professor Michele Vescia.
Il prof. Vescia ha messo in luce gli aspetti storici dei primi tentativi, anche se pur fallimentari, della politica, sulla scia di quanto fatto da francesi e spagnoli negli anni 30 del sec. scorso, di introdurre anche in Italia i primi concetti di qualità dei vini e dei territori di produzione.
Interessante anche la messa a fuoco delle dinamiche per riuscire nella stesura di un disciplinare condiviso, il racconto della nascita delle prime strutture organizzative , la definizione dei confini di un territorio inadatto all’agricoltura a causa della natura argillosa e acquitrinosa del suolo.
Si è passati quindi ad una breve esposizione dell’ex presidente Marisa Monesi, al ricordo da parte del Direttore Carlo Veronese dei compianti Walter Contato e Sergio Zenato. Hanno preso la parola poi gli ex presidenti Francesco Ghiraldi, Paolo Fabiani e Francesco Montresor.
Da questi interventi sono rimasto particolarmente colpito da quegli eventi che hanno contribuito al successo del prodotto “ LUGANA “
- Precisa e rigorosa definizione del territorio
- Da parte dei Produttori e Vinificatori una unità di intenti e scelte condivise
- Assenza di Cantine Sociali
- Coraggiosa scelta fatta nei primi anni di declassare la produzione eccessiva in vini da tavola senza riferimenti per non svilire il valore della produzione DOC
IL LUGANA OGGI
La giornalista e scrittrice tedesca MONIKA KELLERMAN ci parla dell’introduzione nel mercato tedesco del Lugana. Pensiero importante in quanto tale mercato ne è in assoluto il principale consumatore (export circa il 40%).Il prodotto risulta molto apprezzato per l’alta qualità, ma anche per l’attenzione ai prezzi. Superare certi valori potrebbe mettere in gioco i concorrenti. Fa notare poi una mancanza di indicazioni sul prodotto a causa dell’etichetta esclusivamente in italiano. Su questo il cliente tedesco è decisamente sensibile.
IL LUGANA DOMANI
Il direttore del Consorzio Carlo Veronese presenta un futuro abbastanza ottimistico.
Basato su alcune considerazioni di fatto:
- E’ quasi impossibile trovare un terreno che non sia vitato.
- La produzione in questi anni è più che triplicata.
- Le cantine non hanno praticamente giacenze.
- Nuovi importanti investitori stanno cercando di entrare nel territorio.
- Il valore dei terreni inizialmente insignificante ha raggiunto valori interessanti.
Da tutto questo la convinzione che “ IL LUGANA “ non sia solo un vino di “moda“, ma un prodotto qualitativamente eccellente, supportato da un territorio turisticamente importante e dall’affiatamento dei produttori nella valorizzazione del lavoro svolto.
Chiude il convegno il Presidente del consorzio Luca Formentini che riassume brevemente i punti salienti dell’incontro.
Purtroppo una nota stonata: il brindisi finale presentato un po’ raffazzonato e privo di significato per la poca chiarezza del vino in mescita . Certamente non all’altezza di quanto sentito in precedenza.