Il sabato la Barbera d’Alba di Damilano: facile, fruttata, piacevolmente succosa, ma con una acidità che sorregge costantemente la beva. Un inno alla convivialità. “Versato” su strabilianti Plin dell’Antico Pastificio De Filippis nel cuore della prima capitale d’Italia.
La domenica la Barbera di Domenico. Impostazione diversissima. Cupa, profonda (anzi profondissima), complessa e concentrata: nata per stordirti e stupirti. Difficile ad occhi chiusi riconoscere il vitigno, che si può solo intuire per la freschezza che traspare dopo che le papille si sono rilassate dalla corposità del fluido. Di persistenza impressionante.