Qualche giorno fa ero tornato sul Cisiolo di Villa Crespia declinato su una sboccatura più datata, questa volta mi sono risoffermato sul Numero Zero, che ricordo essere, a differenza del sopracitato non dosato blanc de noir, da sole uve chardonnay, nella medesima sboccatura (2013) già affrontata questa estate.
Già allora si era meritato un “Franciacorta… I Love You”, ma vuoi le temperature ambientali più rigide, vuoi un contesto differente, questa volta il vino è apparso meno prestazionale. Probabilmente a causa di una bottiglia non perfetta, sono apparse primigenite note ossidative, a soli 4 mesi dal gran campione agostano. Alla vista il brillante giallo paglierino animato da un perlage continuo e di grande finezza. Profumi abbastanza intensi, ma giocati solo su monotoni variazioni della mela (dalla verde alla golden, ed anche con note di leggera ammaccatura…). In bocca integro, secchezza tagliente, pulizia corroborante, piacevole chiusura su aromi tostati.
d.c.
Nella sua copertina protettiva
…e retroetichetta.